venerdì 30 novembre 2012

Debutto...

Debutta Bella e Bestia il 4/12/2012 ore 10,30 Teatro Tor Bella Monaca

con Chiara Lombardo e Fiona Sansone
voci Chiara Cavalieri, Ivano Guagnelli
regia Fiona Sansone, Flavia Gallo
drammaturgia Flavia Gallo
disegno musiche Ivano Guagnelli
sonorizzazioni MOOD
disegno luci Marco Maione

scenografia  Katia Titolo
collaborazione artistica Manuela De Angelis
illustrazione Federica De Ruvo

Lo spettacolo è prodotto dall’Associazione ErsilioM.
Si realizza nell’ambito del progetto “Portare a vedere”, promosso e finanziato dal Teatro di Roma e condotto da Giorgio Testa/Casa dello Spettatore Teatro Tor Bella Monaca,Teatro Biblioteca Quarticciolo, autunno 2012 in collaborazione con Centrale Preneste Teatro/Ruotalibera Teatro

lunedì 26 novembre 2012

Corpo e potere

"Il corpo è anche direttamente immerso in un campo politico: i rapporti di potere operano su di lui una presa immediata, l'investono, lo marchiano, lo addestrano, lo suppliziano, lo costringono a certi lavori, l'obbligano a delle cerimonie, esigono da lui dei segni. Questo investimento politico del corpo è legato, secondo relazioni complesse e reciproche, alla sua utilizzazione economica. È in gran parte come forza di produzione che il corpo viene investito da rapporti di potere e di dominio, ma, in cambio, il suo costituirsi come forza di lavoro è possibile solo se esso viene preso in un sistema di assoggettamento […]: il corpo diviene forza utile solo quando è contemporaneamente corpo produttivo e corpo assoggettato. Questo assoggettamento non è ottenuto coi soli strumenti sia della violenza che dell'ideologia; esso può assai bene essere diretto, fisico, giocare della forza contro la forza, fissarsi su elementi materiali, e tuttavia non essere violento; può essere calcolato, organizzato, indirizzato tecnicamente, può essere sottile, non fare uso né di armi né del terrore, e tuttavia rimanere di ordine fisico"

Foucault M., 1993, Sorvegliare e punire, RCS Libri, Milano, p.29 (ed. or.1975, Surveiller et punir. Naissance de la prison, Editions Gallimard, Paris).

Arriva "Bella e Bestia"

Roma dei bambini

domenica 18 novembre 2012

Un pensiero sulla Bestia

C’è un modo colpevole di abitare la città: accettare le condizioni della bestia feroce dandogli in pasto i nostri figli. C’è un modo colpevole di abitare la solitudine: credersi tranquillo perché la bestia feroce è resa inoffensiva da una spina nella zampa.

L’eroe della storia è colui che nella città punta la lancia nella gola del drago, e nella solitudine tiene con sé il leone nel pieno delle sue forze, accettandolo come custode e genio domestico, ma senza nascondersi la sua natura di belva.
Italo Calvino, Il castello dei destini incrociati.

Locandina per "Bella e Bestia" realizzata da Federica De Ruvo


sabato 10 novembre 2012

Bella e Bestia: la nostra prima produzione per il Teatro Infanzia

Bella e Bestia


Teatro Tor Bella Monaca: 4-5 dicembre
Teatro Biblioteca Quarticciolo: 6-7-8-9 dicembre

Regia: Fiona Sansone- Flavia Gallo
Drammaturgia: Flavia Gallo
Musiche: Ivano Guagnelli
Collaborazione artistica: Manuela de Angelis

Con Fiona Sansone e Chiara Lombardo


Se non vedi non senti,
se non senti non conosci,
se non conosci non ami


Raccontare la fiaba de La Bella e la Bestia oggi. Perché? La nostra risposta più onesta è una nuova domanda per noi tutti, per le bambine ed i bambini: chi è davvero Bella e chi è davvero Bestia?

Questa fiaba, comparsa per la prima volta nel 1740 per opera della scrittrice francese Madame de Villeneuve e riscritta più volte nel corso dei secoli, racconta la storia di una fanciulla che si innamora di un essere mostruoso. Stiamo quindi inequivocabilmente parlando di una fiaba d’amore.

E allora chi meglio di Amore, la divinità in persona, può aiutarci ad entrare nuovamente in questa trama antica? Così antica da avere nientemeno che in Amore e Psiche, mito contenuto nel IV libro delle Metamorfosi di Apuleio, il suo primo antenato. C’era una volta fa eco a quel primo Erant in quadam civitate apuleiano ed è anche l’inizio di tutte le fiabe, quell’inizio che spalanca le porte del tempo e ci fa incominciare a contare…

E c’è un bosco da attraversare cha fa davvero paura, c’è un castello abitato da mille esseri invisibili e c’è una ragazza appena arrivata in paese alquanto strana che, cammina cammina, deve riuscire a comprendere come fare una delle cose più complicate al mondo: vedere.

Perché per portarsi in salvo, in ogni fiaba, antica o contemporanea che sia, si deve avere pazienza e costanza nella ricerca, coraggio per superare le paure e meraviglia per il lieto fine che stavolta consiste nel riconoscere ciò che ci appare dinanzi e scoprire perché ci sembra tanto diverso da noi.